10
'10'
è una rassegna dedicata a 10 artisti presentati dalla galleria
Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio e allestita negli spazi espositivi
delle Scuderie Granducali di Seravezza.
10 pittori toscani e liguri, che operano nell'ambito della figurazione
contemporanea: differenti tra loro per cifra stilistica e formazione
estetica, ma accomunati da un profondo spirito di ricerca.
Fiorella Bologna sperimenta stratificazioni di materiali diversi
in tecniche miste dalle elaborate sfumature e dalle suggestive variazioni
tonali: i suoi lavori si basano sull'essenzialità del tratto
e su particolari sovrapposizioni cromatiche e materiche. Memorie infantili
si mescolano a leggerezze oniriche, reminiscenze quasi arcaiche a
ricordi personali, amalgamandosi in una soffusa atmosfera sentimentale.
In tale contesto appare, spesso, la parola scritta: ora con funzione
esplicativa, ora come semplice segno grafico.
Nei dipinti ad olio e acrilico di Daniela Caciagli si uniscono,
con originalità, richiami di matrice Pop e surrealista. L'artista
cerca di plasmare la realtà e di farla immaginare in continua
mutazione, creando libere associazioni fantastiche di frammenti di
vita quotidiana, in cui i riferimenti spazio-temporali appaiono sfumati.
Vibrante è l'uso dei cromatismi: il colore è il vero
elemento generatore della forma, la modella e la controlla per comunicare
una non banale riflessione sul destino, imperscrutabile, che caratterizza
ogni essere umano.
Massimiliano Contu, in oli che miscelano i colori squillanti
della Pop Art a raffinatezze grafiche, assume la pittura come strumento
di denuncia, stimolando a riflettere sulla società contemporanea.
Figure femminili spaesate e imprigionate in eterne partenze; metropoli
opprimenti, cariche di pubblicità ossessive; piante rampicanti
che ricoprono architetture e insegne. L'artista lancia forti messaggi:
sull'alienazione dell'individuo, sull'influenzabilità della
natura umana, sulla caducità delle opere realizzate dall'uomo.
Lo fa, però, con un sottile sguardo ironico, che lascia sempre
aperta la porta alla speranza.
In composizioni equilibrate nelle quali l'eleganza dinamica delle
forme si unisce alla morbidezza delle sfumature, Riccardo Corti
propone i suoi soggetti preferiti: esili pini marittimi, policromi
agrumi in sezione e bastoncini sospesi nel vuoto, che il critico ferrarese
Lucio Scardino ha definito stilema della 'levità dell'unione'.
Gli oli di Corti, dall'intenso impatto visivo e dalla forte valenza
simbolica, creano un gioco testuale di notevole pregio stilistico,
nell'ambito di una pittura di sintesi, volta ad indagare il sensibile
con inquietudine e lirismo.
Nei suoi dipinti ad olio e acrilico su tela, dalla spiccata tendenza
al monocromatismo, Marco Lami riproduce immagini di situazioni
quotidiane pervase da un'atmosfera nostalgica. Siamo dinanzi ad un
autentico reportage pittorico formato dalle istantanee della
sua vita: le persone care, gli oggetti, la casa, i viaggi. Lo stato
di rilassatezza, talora di abbandono, in cui si trovano i personaggi
di Lami può apparire quasi irreale: osservandoli, non si ha
però l'impressione di violare la loro intimità, anzi
sembra di esser accolti a far visita all'immaginario dell'artista
e a condividerlo con lui.
Guido Morelli è autore di raffinati oli dall'impronta
materica, nei quali sono raffigurati sintetici paesaggi naturali:
questi ultimi non sono però evocazioni di luoghi reali, bensì
composizioni, in cui ciò che conta è la ricerca di una
determinata struttura, di una forma fondata su un gioco di rispondenze
e su un equilibrio di spazi. Quella di Morelli è una pittura
'mentale', in cui è accentuata la dimensione della memoria:
l'artista si concentra su un linguaggio psicologico del dipinto, allontanandosi
dagli aspetti descrittivi e mirando ad una pura fusione di cromatismi
e luminosità.
L'universo creativo di Armando Orfeo è vicino al mondo
dei fumetti e dei cartoons. Protagonista dei suoi dipinti ad olio
e acrilico è il personaggio, da lui ideato, del 'Signor Cozza',
sorta di stereotipo del borghese medio: immerso in singolari paesaggi
urbani in cui i grattacieli ondeggiano, appare perennemente combattuto
tra routine e voli pindarici. Le tele di Orfeo sono ricche di dichiarati
riferimenti culturali, ora alla pittura metafisica, ora a quella surrealista:
tutti, però, si fondono armoniosamente in un'originale dimensione
ad un tempo onirica e fiabesca, ludica e vitale.
La tematica del viaggio appare centrale negli acrilici su tela di
Nicola Perucca. Un viaggio ideale e interiore, tra una natura
fantastica e architetture immaginarie, in atmosfere dai colori iridescenti.
Forte è la componente scenografica di questi dipinti, con tramonti
e albe dalle luci infuocate e dai contorni accentuati. Minuscoli esseri
sono i curiosi testimoni di questi fantasmagorici spettacoli, che
ruotano attorno a un polo fisso dell'orizzonte: una sorta di metafora
dell'animo umano, sempre in cerca di mete ignote da esplorare.
Con olio e acrilico Riccardo Ruberti riproduce immagini misteriose,
figure di uomini e bambini che in alcuni particolari mutano le loro
sembianze, assumendo caratteristiche morfologiche di insetti o vegetali.
Queste metamorfosi sono correlate a riflessioni sulla condizione umana,
alla tematica del conflitto e dell'oppressione. Un'estrema precisione
nella resa dei dettagli contraddistingue la produzione dell'artista,
dedito a sviluppare con coerenza stilistica un'indagine che coniuga
il reale con il fantastico.
Valente Taddei realizza con accuratezza dipinti ad olio e china
dal taglio narrativo e minimalista, in cui un onnipresente 'omino'
si ritrova in situazioni perennemente in bilico tra ironia e paradosso.
Gli sfondi, per lo più monocromi, densi di sfumature, creano
un'ambientazione nella quale i confini del tempo e dello spazio si
disperdono, trasformando il personaggio di Taddei in una sorta di
icona della fragilità umana, sospesa tra sogno e inconscio.
GIANNI
COSTA
Viareggio, giugno 2009