MERCURIO,
10 ANNI: 1996 - 2006
In
quell'autunno del 1996 incontrai Gianni Costa in una galleria d'arte
a Pietrasanta, all'epoca lo conoscevo solo di vista. Mi disse che stava
per aprire a Viareggio uno spazio espositivo… un centro culturale… un
luogo d'incontro… le idee non erano ancora del tutto chiare, ma l'intento
sì: giocare una scommessa e andare in controtendenza in una città che
da anni aveva solo visto chiudere le sue gallerie d'arte, una ad una,
senza provare il minimo rimorso o il minimo rimpianto e, diciamolo pure,
nella generale indifferenza. "Scusa, ma come ti è venuto in mente?"
Le ragioni non erano propriamente lineari, ma forse proprio per questo
inoppugnabili.
Laureato in lingue presso la Facoltà di Lettere di Pisa, con una tesi
su Max Jacob, il pittore e poeta cultore di astrologia, Costa si era
inizialmente avviato ad assecondare altre passioni, l'insegnamento del
francese e la ricerca di un senso al nostro agire attraverso lo studio
del moto degli astri. Dopo alcuni anni di supplenze in varie città del
nord Italia, il passaggio alle graduatorie toscane aveva ridotto le
possibilità di lavoro; nel frattempo la nonna, giunta ormai intorno
ai novant'anni, e la zia, di poco più giovane, avevano in mente di chiudere
la storica merceria di Via Garibaldi. Costa aveva allora pensato di
aiutarle nel loro lavoro e, in seguito, di utilizzare i locali in maniera
differente: la frequentazione di amici gravitanti intorno alle arti
figurative, alla poesia, alla letteratura, lo aveva convinto a tentare
l'esperimento.
Nelle lunghe passeggiate in spiaggia dell'estate del '96, ora con uno,
ora con un altro di loro, lentamente, ma non più di tanto, aveva preso
corpo l'idea. Lo spazio era sufficientemente grande sia per ospitare
mostre, sia per piccoli incontri letterari. Che nome dare a tale spazio?
Costa è del Capricorno, ma il pianeta dominante del suo tema natale
è Mercurio: nome e scritta - logo si materializzarono all'improvviso,
tracciate con uno stecco sulla sabbia bagnata della battigia.
E il 21 dicembre 1996, nel primo giorno del segno del Capricorno, fu
inaugurata la galleria Mercurio, con una mostra collettiva che presentava
opere di Andrea Balderi, Roberto Barberi, Riccardo Corti, GianLuca Cupisti,
Roberta Giovannini Onniboni, Marco Maffei, Lorenzo Malfatti, Glauco
Ordavo, Carlo Pardini, Fabrizio Passaglia, Massimo Pellegrinetti, Silvia
Ratti, Marco Saviozzi, Cinzia Staglianò, Valente Taddei e Claudio Tomei.
Tutti giovani artisti di Viareggio e dintorni, spesso trascurati dai
mercanti e dai galleristi versiliesi, che finalmente avevano trovato
"asilo in patria".
La terza mostra, 'Saturnalia' (25 gennaio - 16 febbraio 1997), ebbe
il patrocinio di un importante istituto viareggino, la Fondazione Carnevale,
e dimostrò che effettivamente si potevano aprire interessanti spazi
di azione, così come 'Ogni gatto è gatto' (3 - 22 gennaio 1998), organizzata
in collaborazione con la galleria Modula Arte di Parma, segnò l'avvio
agli scambi di mostre con gallerie di altre città, tra le quali Grosseto,
Fucecchio, Riomaggiore, Piacenza, Poggibonsi e Prato.
Agli artisti del luogo iniziarono presto ad affiancarsi autori di altra
provenienza, sia italiani che stranieri, sviluppando nel tempo confronti
e dialoghi fra differenti ricerche, con esposizioni che si sono susseguite
ininterrotte fino ad oggi.
Dopo la Fondazione Carnevale, giunsero i patrocini dell'Assessorato
alla Cultura del Comune di Viareggio e dell'A.P.T. Versilia, fino all'organizzazione
di vere e proprie "trasferte" della galleria con l'allestimento di mostre
in spazi pubblici, fra cui le Scuderie Borbone di Camaiore, il Centro
Culturale Luigi Russo di Pietrasanta, la Villa Gori di Stiava, l'Accademia
Scalabrino di Montecatini Terme, la Sala Napoleonica di Pistoia, la
Villa Cuturi di Marina di Massa, la Sala Orsatti di Ferrara. A partire
dal 1998, Costa ha inoltre curato numerosi cataloghi, pubblicati in
occasione delle mostre tenute sia nella galleria di Viareggio che in
altri luoghi espositivi.
La posizione centrale della galleria unita alla promozione di ogni evento
hanno reso, fin dall'inizio, i vernissage di Mercurio uno degli appuntamenti
cittadini più frequentati. In questo contesto, si è sviluppato un nuovo
collezionismo, interessato alla linea proposta dalla galleria, per lo
più formato da un pubblico giovane. Un altro aspetto significativo è
rappresentato dall'importanza riservata alla comunicazione: notevole
è il risalto dato alle mostre di Mercurio su quotidiani e riviste locali
e non solo, così come su Internet. Lo stesso sito web della galleria,
costantemente aggiornato, è uno dei più visitati del settore. Il lungo
elenco di esposizioni ed una voluminosa rassegna stampa sono la prova
di un interesse intorno alla attività di Mercurio che oltrepassa i confini
versiliesi.
In questi dieci anni la nonna e la zia se ne sono andate: mascotte
delle mostre ora è Pia, la gatta, che immobile in vetrina come una scultura,
attira l'attenzione anche dei più distratti.
|