Nei
suggestivi locali di Palazzo Carli in via San Lorenzo 11 a Sillico
di Pieve Fosciana (Lu), dal 5 al 24 giugno 2018 è stata allestita
la rassegna di pittura "Ensemble", organizzata dall'Associazione
Polis Sillico in collaborazione con la galleria Mercurio Arte Contemporanea
di Viareggio.
In mostra recenti dipinti di Daniela Caciagli, Riccardo Corti, Guido
Morelli e Valente Taddei. I quattro autori - tre toscani e un ligure
- vantano nutriti curricula, con personali e collettive in tutta Italia
e all'estero: seppur differenti tra loro per cifra stilistica e formazione
estetica, sono uniti da un profondo spirito di ricerca nell'ambito della
pittura figurativa contemporanea, oltre a essere affini per il rigore
compositivo e per l'accuratezza formale che rendono armonioso l'accostamento
dei rispettivi lavori in un progetto espositivo comune.
Nei dipinti a olio e acrilico di Daniela Caciagli (Bibbona, 1962) si
combinano, con originalità, richiami di matrice Pop e surrealista.
L'artista cerca di plasmare la realtà e di farla immaginare in
continua mutazione, creando libere associazioni fantastiche di frammenti
di vita quotidiana, in cui i riferimenti spazio-temporali appaiono indefiniti.
In dipinti raffinati, nei quali l'eleganza dinamica delle forme si unisce
alla delicatezza delle sfumature, Riccardo Corti (Firenze, 1952) propone
i suoi soggetti prediletti: esili pini marittimi, policromi agrumi in
sezione, sensuali angurie e bastoncini sospesi nel vuoto. Gli oli di
Corti, dalla spiccata valenza simbolica, creano un gioco testuale di
notevole pregio stilistico, nel contesto di una pittura di sintesi,
volta a indagare il sensibile con profondità e lirismo.
Guido Morelli (La Spezia, 1967) è autore di oli dall'impronta
materica, nei quali sono raffigurati sintetici paesaggi naturali: questi
ultimi non sono però riproduzioni di luoghi reali, bensì
composizioni in cui quello che conta è la ricerca di una determinata
struttura, fondata su un gioco di rispondenze e su un equilibrio di
spazi. Morelli si concentra su un linguaggio psicologico del dipinto,
allontanandosi dagli aspetti descrittivi e mirando a una pura fusione
di cromatismi e luminosità.
Valente Taddei (Viareggio, 1964) realizza con cura meticolosa dipinti
a olio e china dal taglio narrativo e minimalista, in cui un minuscolo
individuo, temerario ma indeciso, si ritrova in situazioni costantemente
in bilico tra ironia e paradosso. Gli sfondi, per lo più monocromi,
densi di sfumature, creano un'ambientazione nella quale i confini del
tempo e dello spazio si disperdono, trasformando il personaggio di Taddei
in una sorta di icona della fragilità umana, sospesa tra sogno
e inconscio.
La mostra, corredata
di catalogo con introduzione di Gianni Costa, è stata patrocinata
dal Comune di Pieve Fosciana.
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